Le lettere dell’alfabeto possono essere addirittura affascinanti? E’ noto come siano i primi, fondamentali rudimenti insegnati a scuola. Ma esiste una fase in cui i bambini fremono dalla voglia di tracciare quei segni onnipresenti nel mondo adulto e rapidamente li apprendono, senza fatica e con enorme soddisfazione? Maria Montessori per prima osservò questa finestra di interesse spontaneo che sorge fra i tre e i sei anni e creò una serie di materiali semplicemente accattivanti per supportarla.
Nadia Tunesi, insegnante presso la Scuola Montessori di Varese diretta da Grazia Honegger Fresco, questa sera verrà a Salò per mostrarci i suoi strumenti di lavoro. Nella conferenza “Cosa c’è scritto qui, che voglio leggere io: la letto scrittura in una scuola Montessori” non darà solo voce alla teoria; si potranno toccare con mano incastri di ferro, lettere smerigliate, incastri solidi, cilindri colorati, alfabetari mobili. E alcune domande ricorrenti potranno trovare risposta: perchè e come nelle scuole Montessori si crede nell’introduzione precoce del corsivo? Il bambino nel suo percorso trova più naturale imparare prima a leggere o a scrivere? Quali esercizi di pregrafismo si usano in una scuola Montessori?
La maestra Francesca Stefanini introdurrà la conferenza portando l’esperienza vissuta quotidianamente a Roè Volciano dai diciannove bambini dell’Esperienza di Istruzione Primaria Parentale di Ispirazione Montessoriana.
Appuntamento a questa sera, 21 dicembre, ore 20:30 presso la Sala dei Provveditori del Municipio di Salò, per l’ultimo appuntamento nel 2012 del ciclo di conferenze ‘Aiutami a Fare da Solo – Educazione e Istruzione secondo l’approccio di Maria Montessori’ promosso dall’Associazione Il Sassolino di Roè Volciano con il patrocinio del Comune di Salò.